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SERIE B: LE BULLDOG TRA PREGI E DIFETTI

29-12-2018 13:50 - Serie B Femminile
Arrivati a due partite dalla fine del girone d’andata di seguito un’analisi approfondita sulle note positive e quelle da migliorare per quel che riguarda le Bulldog alla prima stagione in Serie B.
COSE POSITIVE:
Sei vittorie nelle prime tredici giornate: Partite con i pronostici degli addetti ai lavori che le davano con poche chance di salvezza le nero-arancio hanno alzato il livello fisico e tecnico adeguandosi dopo qualche giornata a quello della categoria dimostrando in più di un’occasione di “starci”, soprattutto con la testa; dato confermato dalle tante vittorie colte nelle partite punto a punto.
Bene l’attacco: A livello offensivo le ragazze del duo di coach Fabrizio Molteni-Luca Linari sono l’ottavo attacco del campionato con 705 punti segnati a 54.2 di media e tra le squadre che puntano alla salvezza è senza dubbio una di quelle con il miglior “fatturato”. Il trio Caniati (12.9 punti di media)-Zinghini (10.5)-Manzoni (9.4) garantisce sempre un buon contributo a cui si aggiunge quello dell’ala Valli (6.5) e della guardia Zorzi (5.3).
Utilizzo delle Under: Stanno ritagliandosi, con merito, sempre più spazio le giovani del vivaio (annate dal 2000 in poi) anche se questo è stato uno dei motivi principali della dipartita di alcune seniores; comunque per la futuribilità del progetto del club e la gratificazione del lavoro del responsabile del settore Luca Linari (al quinto anno in questo ruolo) è senza dubbio una gran bella cosa.
La più pronta è risultata finora la guardia dell’annata 2002 Alessia Viola (25 punti segnati, 2.3 di media in 10 minuti giocati a partita), in notevole crescita anche l’ala Agnese Tomio (1 fallo subito, 1 rimbalzo, discreta in fase difensiva in 8 minuti giocati nell’ultimo match con l’Opsa Bresso) e l’ala-centro Martina Colombo (4 punti, 2/3 da due, 1 rimbalzo nell’incontro vinto a Milano con la BFM).
Bene nei match casalinghi: un dato da tener conto è il fattore casalingo dove le Bulldog hanno vinto 4 (con Usmate, 74-66, Brescia, 76-65, Trescore, 59-55, e Bresso, 59-53) dei 6 incontri disputati contro i soli 2 successi (con Biassono, 46-44, e BFM, 65-59) ottenuti nelle 7 partite esterne.
Vantaggi Tecnici: l’imprevedibilità del duo di play Manzoni-Cassani e l’atipicità delle ali Valli, Caniati e Zinghini sono un rebus per tante formazioni avversarie che si ritrovano con pochi punti di riferimento.
DIFETTI:
Quando si perde, si perde male: soprattutto in trasferta (-21 a Mariano; -26 a Pontevico e -34 a Mantova) quando si è perso il divario è stato eccessivo e la produzione offensiva limitata, un aspetto da migliorare soprattutto a livello mentale.
Male la difesa: tra le formazioni che puntano alla salvezza la difesa delle nero-arancio è una delle peggiori essendo solo al quindicesimo posto sulle sedici formazioni del girone con ben 793 subiti a 61 di media. Da migliorare la tenuta mentale per tutti i quaranta minuti di gioco sui cambi difensivi, negli 1 contro 1 e nei taglia fuori; aspetti del gioco determinanti per sopperire alla cronica e non risolvibile, mancanza di fisicità e centimetri.
Roster “corto”: più cause (la voglia di giocare di più, il "poco utilizzo" rispetto alle under, poca attitudine mentale e fisica al livello della Serie B, poca “fiducia” da parte dello staff tecnico e problemi lavorativi) hanno portato al forfait del quartetto Martina Fusi (a Valmadrera in C)-Francesca Ridolfi (probabile approdo in C a Gavirate)-Monica Guidoni-Elena Albizzati; le seniores rimaste sono quindi solo sette e a loro si chiede di essere tutte “protagoniste” così come alle under un contributo sempre più importante e alla “dea bendata” una seconda parte di stagione senza infortuni “pesanti” o altre defezioni.
Meno pubblico al Palace Knights: sempre caloroso, il trasferimento, obbligato dai regolamenti federali, dal “catino” della palestra di via Enrico Toti a Canegrate al Palace Knights a Legnano ha portato a una sensibile diminuzione del pubblico. I risultati e il lavoro della società dovranno portare a una fidelizzazione del pubblico, potenzialmente molto più numero, del “bacino legnanese”.
Svantaggi Tecnici: quando l’imprevedibilità e l’atipicità delle Bulldog si scontra contro i roster più lunghi e atletici vengono a galla tutti i limiti fisici della squadra a partite dalle difficoltà delle ali quando l’unico centro di ruolo Sansottera non riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale; è proprio il pivot dell’annata 1998 l’”ago della bilancia” nei momenti di difficoltà e quando gioca al suo massimo livello (come ad esempio a Milano con la BFM; 10 punti, 9 rimbalzi) la vittoria è assicurata.

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